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Ambroise Vollard, grande mercante d'arte nella Parigi tra i secoli XIX e XX, ha avuto il merito di saper onorare con tempismo il genio pittorico di Edgar Degas (1834-1917). Nel 1924, qualche anno dopo la morte del maestro, Vollard riunisce aneddoti e indiscrezioni in un memoir che delinea un ritratto agile e confidenziale dell'artista nella sua maturità. Vollard svela gusti, manie e pregiudizi di un personaggio burbero, dai modi eccentrici ma d'indole generosa, che seppure di poche parole non difetta mai di arguzie sull'arte, la politica e i costumi della propria epoca.